L’evoluzione della tecnologia per le persone sorde
Tre persone in videochiamata tramite computer.
Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato la comunicazione a distanza, abbattendo barriere fisiche e temporali permettendoci di restare informati in tempo reale. Per le persone sorde, però, l’accesso alle informazioni è stato storicamente un ostacolo.
Prima dell’avvento di internet, gli strumenti più utilizzati per comunicare a distanza erano il telefono, la posta, il fax; le notizie di ciò che accadeva intorno a noi provenivano dalla carta stampata, dalle radio e dalla televisione.
Dalla fine degli anni Ottanta, la tecnologia ha iniziato a offrire soluzioni per migliorare l’inclusione e la comunicazione e in Italia arrivarono il servizio Televideo e i primi sottotitoli ai film. Tuttavia, ancora oggi i sottotitoli sui canali nazionali sono carenti, costringendo le persone sorde a ricorrere a canali privati o piattaforme online.
I sottotitoli sono cruciali per permettere l'accesso ai contenuti audiovisivi, fornendo un input linguistico essenziale. Inoltre, sempre più eventi, come notiziari e conferenze stampa, sono tradotti in lingua dei segni italiana (LIS), sebbene la disponibilità sia ancora limitata.
A sinistra i sottotitoli Rai con l'utilizzo di Televideo.
A destra un vecchio telefono fisso a cornetta.
Un altro passo importante fu l’introduzione del DTS (Dispositivo Telefonico per Sordi), che permetteva alle persone sorde di comunicare autonomamente, tramite un telefono a tastiera che trasmetteva e riceveva messaggi tramite un visore display, a differenza del passato in cui era necessaria la presenza di persone udenti come intermediari.
Negli anni Novanta, il DTS venne esteso a numeri verdi come Drogatel ed ENEL, consentendo alle persone sorde di segnalare guasti o richiedere informazioni.
Un altro servizio importante fu il "servizio ponte", istituito nel 1993 dall’associazione Orgoglio Sordo, che permetteva alle persone sorde di telefonare a un interlocutore udente grazie a un centralino gestito da un operatore con DTS.
A sinistra una persona in videochiamata tramite computer
A destra una persona che messaggia tramite cellulare
Con la diffusione degli smartphone e delle videochiamate, la comunicazione per le persone sorde ha conosciuto un nuovo salto in avanti. Non solo è possibile inviare messaggi, ma anche video e registrazioni audio. Le videochiamate, in particolare, hanno permesso la comunicazione in LIS, migliorando l’interazione sociale e professionale. Servizi come VEASYT offrono interpretariato in LIS in tempo reale, consentendo alle persone sorde di partecipare a riunioni, lezioni e conversazioni private con facilità.
Inoltre, applicazioni come "Live Transcribe" di Google, che trascrivono istantaneamente la conversazione, sono diventate strumenti fondamentali per l’inclusione. Grazie a queste tecnologie, le persone sorde possono partecipare attivamente alla vita quotidiana, abbattendo le barriere comunicative che per anni le hanno limitate.
Sebbene i progressi siano notevoli, le sfide per una completa inclusione rimangono.
L’auspicio è che le tecnologie continuino a evolversi per garantire a tutti l’accesso alle stesse opportunità, promuovendo l'inclusione delle persone sorde nella vita sociale, lavorativa e privata.
Articolo a cura di Laura Fedeli,
interprete VEASYT italiano-LIS
Guarda la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) del seguente articolo a cura dell'interprete VEASYT Carolina Cigliola:
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